I lavori della piscina in Salento proseguono.
La scorsa settimana sono stata giù con il committente per supervisionare la posa della pavimentazione in pietra leccese.
E’ importante essere presenti in cantiere, perchè, se si verificano degli imprevisti (succede la maggior parte delle volte…) attraverso il confronto con le maestranze è possibile evitare di compromettere il risultato finale “che si ha in testa”.
In questo caso, l’elettricista aveva predisposto sulla pavimentazione della piscina dei pozzetti di ispezione per i collegamenti elettrici dei fari interni. Cinque pozzetti da ricoprire con scatole in plastica bianca che sarebbero sbucati lungo la pavimentazione di pietra leccese. Un orrore! Li ho fatti subito eliminare, facendo modificare i collegamenti.
Poi, abbiamo dovuto individuare una soluzione per mimetizzare i vani (con aperture di 120cm x 120cm) destinati al ricircolo dell’acqua e ai filtri della piscina. Questi vani si aprono lungo la pavimentazione di uno dei lati della piscina e chiuderli con due botole in metallo avrebbe significato rovinare l’immagine complessiva della piscina, così accuratamente studiata. Si è deciso che verranno coperti da una struttura in metallo, verniciata nello stesso colore delle chianche, sulla quale verranno incollate le lastre della pavimentazione in modo da seguire il disegno del resto della pavimentazione posata attorno alla piscina. Considerato il peso dei due sportelli, ciascuno di essi verrà suddiviso in quattro botole, apribili separatamente.
Con l’occasione, abbiamo anche definito le nuove luci per il giardino.
Posizioneremo in tutto il giardino delle lampade in pietra leccese fatte a forma di cubo, di due misure diverse, lato da 25 cm o da 30 cm.
Ve le mostro qui sotto. L’effetto di notte è molto bello e, di giorno, la struttura leggera delle lampade permette di mimetizzarle facilmente nel prato e tra le piante. In più, con il tempo la pietra leccese assumerà una patina invecchiata, che ben si armonizzerà con l’intero contesto, ove questo materiale bellissimo ricorre in tutte le pavimentazioni e nei vialetti.
Ed ecco qualche foto dei works in progress.
La pavimentazione dovrà essere a filo con il livello del giardino. Sul lato sinistro il livello del terreno è basso e bisognerà portare altra terra per livellare tutto.
Ed ecco la vista della piscina dal tetto. La masseria ha un parco di 4.500 mtri, immenso, e la piscina, seppure piuttosto grande, vi si inserisce senza risultare troppo incombente.
Non vedo l’ora che sia finita e praticabile! Mi merito un tuffo, no??!!!!!
Vorrei aggiungere un’ultima annotazione.
Nei giorni trascorsi alla masseria, ho avuto modo di chiaccherare e conoscere gli artigiani che hanno lavorato alla posa della pietra leccese. Ogni giorno erano presenti in cantiere da due a sette persone, oltre al titolare Alessandro Chirilli.
Quando sono partita, li ho salutati con una bella sensazione, condivisa dal committente: sono tutte belle persone, gentili e cordiali, serie, con un sorriso pulito. Alcuni anche con delle storie incredibili, come il papà di Cristina (non ricordo il suo nome, ma quello della figlioletta di cui mi ha parlato sì, per ovvie ragioni), che mi ha raccontato dei suoi viaggi in tutto il mondo (Africa, Asia, America) a posare marmi incredibili in ville incredibili di sceicchi e petrolieri, ville delle quali mi ha mostrato le foto (giustamente) orgoglioso.
Sono lavoratori seri, che sicuramente sceglierei ancora e che consiglio, ai quali auguro il meglio, nel lavoro e nella vita.